
1915 – 1918, Da Orpheu all’assassinio di Sidonio Pais.
Il 1915 è l’anno della fondazione di “Orpheu”, rivista culturale di cui Pessoa entrerà a fare parte nello stesso anno. Come lui anche un suo grande amico farà parte degl’orfici, Mario de Sa-carneiro. Sono numerosi gli apprezzamenti poetici fra i due poeti, sarà grazie a Sa Carneiro se Pessoa scriverà “Oppiario” nello stile originale di Alvaro de Campos, sotto sua proposta. Il loro rapporto si interrompe bruscamente l’anno successivo per il suicidio di Sa Carneiro in un hotel, a Parigi. La notizia addolora molto Pessoa, che in futuro non dimenticherà di dedicargli poesie ed elogi.
Il 14 Aprile 1917 a Lisbona ha luogo la prima manifestazione futurista in Portogallo, nella quale Almada Negreiros, un orfista, terrà una conferenza dal titolo “ Ultimatum futurista alle generazioni del ventesimo secolo.” Un poeta plurimo come Fernando Pessoa restò favorevolmente colpito da un’iniziativa così travolgente, tanto da assorbirla e farla propria in qualche modo. A Novembre dello stesso anno esce l’unico numero di “Portugal Futurista” che rappresenta l’antitesi di “Exilio” e “ Centauro”, riviste più conservatrici. Portugal Futurista è una rivista a favore degli Orfici che scrivono anche su di essa, assieme a Poeti francesi. Nella rivista vengono inseriti i manifesti di Marinetti, Boccioni e Carrà. Pessoa pubblicherà su questa rivista “ Fantasie da Interludio” e “ Ultimatum” (firmato da Alvaro de Campos), un vero e proprio manifesto futurista dal tono Nietzschiano che mira alla sfera sovrastorica dell’universalità del popolo portoghese.
Il 5 Dicembre 1917 avviene il famoso colpo di stato a favore di Bernardino Cardoso da Silva Sidonio Pais, ambasciatore portoghese dal 1913 al 1916 in Germania, che ricoprirà la carica di Presidente e Primo Ministro proclamando dall’8 Dicembre la “ Repubblica Nuova” (termine coniato dallo stesso Pessoa per dstinguersi dalla forma di governo della repubblica precedente). La figura di Sidonio Pais è abbastanza carismatica per affascinare il Poeta, che in lui vede la continuazione del mito Sebastianista. Ma il suo governo dura poco. L’anno successivo è per Pessoa un anno difficile: Il 14 Dicembre 1918 (a guerra già conclusa) Sidonio Pais viene assassinato. Il sogno rigeneratore di Pessoa, il suo interesse per la politica, l’entusiasmo mostrato per la figura del nuovo presidente troveranno un tragico arresto. Inoltre muoiono altri due Orfici (Santa Rita Pintor e Amedeo Cardoso), da qui il gruppo degli orfici si disgrega. Inoltre, ad Ottobre dello stesso anno moriva in Sudafrica il patrigno di Pessoa. Così, nel Marzo 1920, dopo aver sofferto già di un colpo apoplettico nel 1915, la madre di Pessoa sbarca assieme ai fratellastri a Lisbona e va a vivere con il poeta al numero 16 di Rua Coelho da Rocha.
Un’Ofelia e l’amore.
Nel 1920 Fernando Pessoa lavora come corrispondente commerciale per l’estero. Ofelia Queroz è una giovane impiegata che lavora negli stessi uffici del poeta. L’amore sboccia all’insaputa dei colleghi, i quali non sospettavano probabilmente le numerose epistole di corrispondenza fra i due. Proprio dalle lettere a noi pervenute si scorge un lato infantile e scherzoso del poeta del tutto inedito. Ma la sua natura caotica farà lentamente scemare quest’amore per Ofelia, fino a porvi fine dopo “quasi un anno” di incontri e lettere amorose. Da sottolineare è il carattere frivolo e tenero delle conversazioni, che rivelano un lato amoroso raramente affrontato dal Pessoa artista e ortonimo.
Nell’opera pessoana c’è (tranne rare eccezioni) una mancanza di lirismo amoroso. Le uniche due eccezioni sono “Antinoo – erotismo omosessuoale” e “Ephitalanium – erotismo eterosessuale” ambedue pubblicati attraverso Olisipo nel 1921, e scritti in inglese.La sua personalità provava profondo pudore di fronte alle espressioni di immagini eroiche, tanto da definire questi due libri come “osceni” in una lettera del 1930 inviata a Gaspar Simoes (primo biografo di Pessoa)
“Olisipo” e “Athena, rivista d’arte”.
Nel 1921 Pessoa fonda assieme a due soci una ditta commerciale “ Olisipo” (antico toponimo di Lisbona, fondata da Ulisse secondo una leggenda). Si occupa sia di editoria che di commercio di prodotti portoghesi, installazione di nuove industrie, importazioni, intermediazioni, vendite minerarie. In una nota di Pessoa viene ritrovato un elenco di grande interesse riguardo il piano editoriale da lui stilato: comprendeva oltre 50 titoli in cui figuravano anche i suoi eteronimo maggiori. Tuttavia quest’attività durò poco, appena due anni, ed ebbe un successo discreto solo grazie a due libri che fecero molto scalpore: “Canzoni” di Antonio Botto, omosessuale dichiarato che manifesta nel libro le sue preferenze erotiche, e “ Sodoma Divinizzata” di Raul Leal, che prende le difese di Botto. I restanti due libri pubblicati nel 1921 sono di Pessoa “ Poemi inglesi 1 e 2” e “ poemi inglesi 3 – epitalhamium”. Sempre in quest’anno Antonio Sergio fonda la rivista “Saera Nova” (raccolto nuovo). Gli orfici, anche se in declino, entreranno in dissidio con questa rivista: sia Pessoa che gli orfici andavano oltre la concezione di Pascoaes (saudadismo) dando maggior risalto alla simultaneità del tempo presente, passato, futuro in considerazione della rinascita portoghese.
Nel 1922 viene fondata “Contemporanea” da Jose Pacieco, un altro Orfico. Il suo scopo era quello di ricostruire il gruppo di Orpheu. Pessoa pubblicherà alcuni testi molto importanti su questa rivista come “Il banchiere anarchico” e il poema “Mare portoghese” ovvero il primo nucleo del futuro messagio del 1934. Tuttavia “Contemporanea” non riesce nell’intento, gli intellettuali di Orpheu non si troveranno più riuniti sotto la stessa rivista. Tuttavia Pessoa persegue il suo desiderio fondare una propria rivista culturale e due anni più tardi fonderà la rivista “Athena, rivista d’arte” una rivista mensile, di cui usciranno cinque numeri tra l’Ottobre del 1924 ed il Febbraio del 1925. Pessoa vuole passare dal modernismo di Orpheu (dove De Campos era il modernista per eccellenza) opponendo un classicismo sereno, non fondato sullo spirito dionisaco (inteso come atteggiamento entusiasta della vita) ma sullo spirito apollineo (ovvero con una visione armonica e luminosa della stessa). Nei cinque numeri compaiono numerose opere sia di Pessoa ortonimo che dei suoi eteronimi: da sottolineare la famosa traduzione “Il Corvo” di E.A. Poe, e le poesie di Alberto Caeiro, fino ad allora sconosciuto al pubblico e noto solo a pochi intimi di Pessoa (verranno pubblicate ventitrè poesie tratte dal “Guardiano di greggi” e quindici tratte da “Poemi disgiunti”).
Tuttavia la pubblicazione di “Athena” verrà bruscamente interrotta dal poeta a causa della scomparsa della madre, avvenuta il 17 Marzo 1925. La sorellastra Enriquetta andrà a vivere con Pessoa in Rua Coelho da Rocha.
La crisi Portoghese: dal nazionalismo all’esoterismo.
Tra il 1920 ed il 1925 Pessoa si disinteressa delle vicende politiche portoghesi perchè sconfortato nel non vedere soluzioni soddisfacenti. Il Portogallo era in una grave crisi morale e costituzionale. Nell’aprile del 1925 con un’insurrezione militare ci sarà un colpo di stato Sidonista chiamato “Movimento delle spade”, che fallì sul nascere, ma anticipò la rivoluzione nazionale del 1926.
Tuttavia il colpo di stato rinvigorì la speranza in Pessoa verso una rinascita portoghese e riaccesse in lui l’interesse politico.
Dal 1919 al 1925 una forte insoddisfazione economica e politica porta la popolazione ad appoggarsi alle nuove forze di destra: si guinge così al 28 maggio 1926, in cui il generale Gomez da Costa, partendo dal nord del paese (da Braga, piccolo centro di provincia) si diresse a Lisbona senza incontrare resistenza.
Il 17 Giugno instaura un governo dittatoriale, ma appena il 9 luglio sarà deposto a favore del generale Oscar Carmona
Il 25 marzo del 1928 Carmona fu eletto presidente e fa la comparsa nella sfera politica Antonio De Oliveira Salazar ( Prof. Di economia presso Coimbra, promosso a Ministro dell’economia).
Salazar a partire dal 5 Luglio del 1932 fino al settembre 1968 fu primo ministro di un regime dittatoriale chiamato “Estado Novo”.
Pessoa trova in questi avvenimenti storici e politici terreno fertile per la sua idealizzazione poetica, ed intreccia l’interesse politico con la teosofia e l’occultismo. Nel 1925 Pessoa sviluppa due direttrici di pensiero: la prima esoterica, occultista ed iniziatica con l’interesse di ricercare un sapere tradizionale circa il divino, in termini eterodossi in relazione alla teologia cattolica, ed assumendo tradizioni orientali, templari e rosacrociane. La seconda, invece, patriottica: differente dalle correnti conservatrici del Portogallo dell’epoca (nazionalismo, integralismo e lusitanismo). La sua idea dell’esistenza quale realtà misteriosa e divina fu più volte esposta in vari poemi e nell’elegia a Sidonio Pais, oltre che in “Messaggio”.
Il suo interesse per l’occulto si espande anche alla traduzione di testi Teosofici inglesi, all’adozione di tecniche Rosacrociane, allo studio dell’astrologia, e ad avere contatti diretti con autorità del settore a lui contemporani. Egli stesso provò esperienze mediatiche e mistiche.
Il suo impegno patriottico invece è sempre stato presente nella sua opera, manifestandosi in termini di Sebastianismo Messianico. Così, sulla scia di Bandarra (ciabattino profeta che scrisse le “Trovas”) e Padre Vieira (gesuita, missionario in brasile e paladino della restaurazione portoghese) assunse in forma propria il mito del “Velato” o “ Desiderato” , e il mito del “Quinto Impero” (dal profeta Daniele).
Gli ultimi anni
Nel gennaio 1926 fonda insieme al cognato “Caetano Diaz” una rivista economica “Revista do Comercio e Contabilidade” periodico mensile di cui uscirono sei numeri. Oltre la metà dei testi scritti dallo stesso Pessoa. Testi scritti con estremo rigore, di carattere esemplare e suggestivo. Dimostra di essere, oltre un grande poeta, anche un forte osservatore dei fatti e dei mutamenti economici a livello internazionale.
L’abuso di Alcol per una vita intera (specialmente accentuato negli ultimi anni) lo portò in ospedale nel novembre del 1935 per una crisi epatica. La sera del 30 Novembre perse la vista e morì poco dopo. La sua ultima frase, scritta nella lingua in cui era stato educato fin dall’adolescenza fu “I know not what tomorrow will bring (Non so cosa porterà il domani)”.
Venne sepolto il giorno successivo nella tomba di famiglia.
Nel 1985 i suoi resti furono traslati nel Monastero “Dos Jeronimes”, per esattezza nel bellissimo chiostro. La sua tomba, oltre al suo nome ortonimo, porta anche quello di Alberto Caeiro, Ricardo Reis e Alvaro de Campos.
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